sabato 2 maggio 2009

Trovare lavoro: si fa presto a dire social network

Veder comparire il proprio nome su un articolo di Repubblica.it, ti da comunque un attimo di disorientamento, soprattutto se, il tuo caso viene portato ad esempio di un trend che si presume essere più ampio. Anche se è solo il nome di battesimo. Infatti sono in molti a sostenere che, soprattutto in questo periodo di crisi, il social network, o web sociale, sia un utile strumento per trovare lavoro. E’ davvero così? E se si, come fare per sfruttarlo al meglio?

Secondo questa ricerca, su un campione decisamente troppo piccolo per la verità, la presentazione diretta, di un collega, amico, o di un familiare è la maniera più comune con cui le aziende scelgono i propri dipendenti negli Stati Uniti. Ma questo dovrebbe sorprenderci? Lo vengono a dire proprio a noi italiani, che semmai abbiamo il problema inverso, cioè di fare in modo di porre un freno alla degenerazione del fenomeno, che porta il nome di nepotismo o raccomandazione.

Ebbene si, il principio è sostanzialmente lo stesso, però nella sua versione onesta è un sistema virtuoso, nella degenerazione è un cancro. Io conosco una persona, so che è qualificata, la segnalo all’azienda che sta cercando il suo profilo. La persona meritevole viene scelta, ci guadagnano tutti, l’azienda, che assume una persona capace che contribuirà al suo successo, il dipendente che trova lavoro, la società che mantiene o accresce il valore dell’operatore economico anche in tempo di crisi.

Diversamente, la raccomandazione privilegia una persona non meritevole, che si avvantaggia di una relazione di parentela o di uno scambio, solitamente in denaro. Ci perdono tutti, l’azienda [più spesso un ente pubblico, ma non illudiamoci che funzioni così solo lì] assume una persona meno capace, chi lo meriterebbe non trova lavoro la società vede indebolito un proprio operatore economico che affronterà maggiori rischi proprio nei periodi critici.

Il social network dunque non è nulla di nuovo, purtroppo. Solo ci sono nuovi strumenti per utilizzarlo, Internet, appunto. Il bello è che questi strumenti possono essere utili a correggere le perversioni in cui purtroppo dobbiamo ammettere di essere caduti troppo spesso. Se c’è la volontà, il social network rende trasparenti i contatti e le relazioni tra le persone, e quindi ci offre una possibilità di trasformare in virtuosi quei processi che finora non lo sono stati. Forse la speranza è vana, ma rinunciare in partenza sarebbe un suicidio. Proviamoci allora, vediamo come utilizzare i social network per trovare lavoro.

Per molti ma non per tutti
Non tutti hanno le stesse probabilità di trovare lavoro tramite un social network, molto dipende da cosa stai cercando. Se sei un pizzaiolo o un ingegnere aerospaziale, Twitter può essere utile, ma sicuramente ci sono altri canali più indicati per cercare una opportunità di assunzione. Cerca quei canali, chiedi agli amici, a chi conosci che fa già il mestiere che ti piace.

Il curriculum è morto, viva Linkedin
Si sa, non sempre è bello dirlo, ma anche in periodo di recessione c’è chi ci guadagna. In questo caso, l’accresciuto bisogno di fare rete per trovare lavoro, indotto dalla recessione, favorisce Linkedin, social network che nasce proprio con questa finalità. E’ da lì che è opportuno partire. Personalmente, in molti casi non ho inviato il curriculum, ma solo una mail di presentazione con un link al mio profilo su Linkedin ed altre fonti di informazioni rilevanti. Anche questa possibilità va valutata in base alle caratteristiche dell’aziende a cui stai sottoponendo la candidatura.

L’ultima azienda con cui ho da poco iniziato una collaborazione, mi ha chiesto di inviare 10 link che mi rappresentassero. Gliene ho mandati undici, l’ultimo puntava alla ricerca su Google per la parola chiave markingegno, il mio nickname.

Molto utili su Linkedin anche i gruppi, e la possibilità di cercare posizioni aperte sia geograficamente che per settore aziendale.

Twitter, FriendFeed e tutti gli altri
Se questi strumenti hanno anche indirettamente a che fare con il tuo futuro lavoro non ne puoi fare a meno. Se pure così non fosse, è probabile che lì ci sia qualcuno che cerca per la propria azienda, o che potrebbe metterti in contatto con qualcuno cerca, un profilo come il tuo.Non si può essere onnipresenti, e non è necessario esserlo: usa un aggregatore come FriendFeed e strumenti di ricerca per parole chiave come http://search.twitter.com

E i siti di ricerca lavoro?
Si, ci sono anche quelli. Probabilmente sono io scarsamente capace di utilizzarli, o forse è il mio profilo, un po’ ibrido che tra l’area comunicazione, marketing e commerciale che manda in tilt il sistema, ma fatto sta che non ho avuto fortuna con questi strumenti. So per certo, invece che sono estremamente efficaci per un profilo dell’area amministrazione e contabilità ad esempio.
Prova tutti i canali e cerca di capire qual è quello più adatto al tuo profilo.

Gli Instant Messengers
Skype, Gtalk e compagni. Lì ci sono le persone che ti conoscono, probabilmente quelle che ti stimano, e che hanno a cuore le tue sorti professionali. Fagli sapere che cosa stai cercando. Quando si legge di una posizione aperta è automatico valutare se interessante per se stessi, non altrettanto pensare agli amici che potrebbero essere interessati. Per questo, informare gli amici, dare anche a loro il tuo cv il link al profilo su linkedin, se acconsentono, non è una cattiva idea.

Ed ora che ho un nuovo lavoro che faccio?
Hai trovato un nuovo lavoro grazie ai social network, bravo, ora e’ il momento di ringraziare le persone che ti hanno aiutato. Un messaggio, una mail, per dire grazie, anche a chi ti ha solo pensato ma non ha potuto fare di più.

Dopo aver detto grazie, puoi far sapere anche agli altri della nuova posizione che copri; attento però se ti capita che la notizia sia ripresa da Luca Conti prima e da Repubblica poi, c’è il rischio che tu debba fare uno sforzo extra per far capire, specialmente se lavori come freelance, che il successo che hai ottenuto non è un traguardo, ma un punto di partenza.

E’ quanto ho dovuto fare io, che nonostante tutto, qualche giorno fa, ho sostenuto un altro colloquio. Si, anche questo ottenuto tramite il social networking, e con una persona che di quel network fa parte.
Purtroppo questo non vuol affatto dire che otterrò il posto [scongiuri a piene mani] :-) la concorrenza è agguerritissima, ma se mi sono potuto giocare questa possibilità è ancora una volta grazie al web sociale.

Autore: Donato “Markingegno” Carriero

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